Il plexiglass è un materiale versatile e malleabile, che può essere plasmato per creare numerosi accessori e complementi d'arredo, scopri come viene lavorato
Il plexiglass o metacrilato trasparente è una materia prima prodigiosa che si presta ad essere sottoposta a diversi tipi di lavorazione.
Per creare complementi d'arredo tridimensionali e rifiniti con eleganza, il plexiglass viene sottoposto ad una complessa lavorazione che si avvale di tecniche diverse.
A partire dal taglio. Le operazioni di tagliatura delle lastre di plexiglass possono essere eseguite attraverso modalità differenti: con seghe, frese a controllo numerico o laser.
Il taglio con sega prevede, come per la lavorazione del legno, l'impiego degli utensili impiegati in falegnameria (seghe circolari, squadratrici e fresatrici manuali).
Le frese a controllo numerico, invece, consentono sia tagli semplici, sia fori ciechi, abbassamenti, incisioni in profondità e lavorazioni sulle supefici laterali.
Il laser risulta la tecnica più sofisticata e conveniente, sia per la velocità d'esecuzione che garantisce, sia per il valore della finitura finale. La particolarità del laser, infatti, è il fatto che lucida mentra taglia.
Il taglio dei pezzi è solo il primo passo verso la creazione del prodotto finito.
Ma come si procede?
Il passaggio successivo, di solito, è quello della termoformatura. Come dice il nome stesso, si tratta di una lavorazione che fa "maturare" la forma degli oggetti in plexiglass attraverso il calore di un forno.
I prodotti semilavorati vengono, cioè, infornati ad una temperatura di 160°/165° per un tempo variabile. I tempi di "cottura" del plexiglass variano a seconda dello spessore del materiale.
La termoformatura è essenziale per ottenere pieghe a doppia curva, archi complessi e forme tridimensionali. Insomma, tutte quelle linee sinuose ed eleganti che fanno degli oggetti in plexiglass dei complementi d'arredo pregiati ed esteticamente gradevoli.
Dopo la permanenza nel forno, i pezzi sono abbastanza malleabili da poter essere modellati con appositi stampi per ottenere le forme desiderate.
Un altro passaggio essenziale nella lavorazione del plexiglass è quello dell'assemblaggio dei pezzi. Anche in questo caso, si può ricorrere a procedimenti diversi.
Uno dei più innovativi, utilizzato per produrre la maggior parte degli articoli presenti nel nostro catalogo, è quello ad incastro.
La tecnica ad incastro viene preferita per l'impatto estetico del prodotto finito, che non presenta antiestetici fissaggi visibili. E per la sicurezza che garantisce in temini di igiene e di tutela della salute. Indispensabile per gli espositori e i contenitori destinati ad ospitare alimenti sia sfusi che confezionati. L'assenza di collanti nocivi, infatti, preserva l'integrità della merce e scongiura ogni pericolo di contaminazione.
Infine, per dar vita ai prodotti in plexiglass eleganti e rifiniti che conosciamo, si ricorre al procedimento di lucidatura, fondamentale per ottenere superfici perfettamente lisce e prive di imperfezioni.
La lucidatura richiede un passaggio intermedio di carteggiatura delle superfici con l'uso di carte abrasive.
Il procedimento di lucidatura può essere effettuato secondo tecniche diverse:
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