Il Plexiglass è un materiale plastico rigido, incolore, limpido, e con una buona resistenza ad agenti atmosferici, luce, intemperie e all’usura. Viene lavorato e trasformato in molteplici forme e colori, che danno vita ad altrettanti effetti di riflessione, trasmissione e diffusione della luce: trasparente , colorato , satinato , specchiato , fluorescente ... Il Plexiglass spesso viene scelto come materiale alternativo al vetro , con il quale ha qualche punto in comune e delle sostanziali differenze:
Il coefficiente di trasparenza del plexiglass è di circa 0,93 contro lo 0,80 del vetro. Questo significa che il Plexiglass è molto più trasparente del vetro al punto che in questo senso possiede caratteristiche di comportamento più assimilabili alla fibra ottica, e al di là di ciò che si pensa non ingiallisce perché ormai viene prodotto con formule chimiche ottimali ed è garantito almeno 10 anni.
Il Plexiglass trasmette più luce del vetro: fino al 92%, contro l’80-90% del vetro, percentuale che varia in base al tipo di vetro e di lavorazione. Questa dote riveste un’importanza particolare nei casi in cui il materiale trasparente deve sostenere pesi e quindi essere anche spesso diversi cm, con conseguente riduzione della luce trasmessa.
Il Plexiglass è più leggero del vetro: La densità del Plexiglass è infatti di 1150-1190 kg/m3, circa la metà di quella del vetro che si aggira intorno ai 2400 ai 2800 kg/m3. A parità di spessore, quindi, il Plexiglass pesa la metà rispetto al vetro.
Il plexiglass è molto più resistente agli urti rispetto al vetro ed è difficile che si rompa a meno che non si tratti di bassi spessori, ma è più sensibile ai graffi e alle abrasioni (in molti casi è comunque possibile rilucidarlo, a differenza del vetro, che una volta consumato deve essere sostituito).
Per evitare danni dovuti ad abrasioni e contatto con sostanze chimiche incompatibili, consigliamo di consultare le linee guida su come pulire il plexiglass.