La scelta del plexiglass non è casuale. Materiale plastico simile al vetro, il metacrilato trasparente spicca per solidità e resistenza ad urti e cadute accidentali. L’impiego di questo materiale rende i cubi altamente trasparenti e brillanti, in grado di filtrare fino al 93% della luce visibile.

La loro infrangibilità, unita all’elevata trasparenza, che consente di apprezzare pienamente il contenuto ospitato, rende questi oggetti delle teche perfette per le esposizioni, le mostre e gli allestimenti museali.

I cubi si possono impiegare singolarmente oppure in blocco. Si possono assemblare in composizioni variabili per formare strutture multiple da appoggiare ad una parete.

Così facendo, essendo i cubi chiusi su 5 lati e aperti soltanto su uno, si può ottenere una serie di vani in cui si possono sistemare ordinatamente documenti, libri, vinili, dischi, giornali, riviste, soprammobili, bomboniere, modellini da collezione, accessori e capi di abbigliamento impilati uno sull’altro. Non ci sono limiti alle possibilità di utilizzo.

Grazie allo spessore di 5 mm, questi espositori in plexiglass possono sostenere oggetti anche molto pesanti, come libri in grande quantità, piante e recipienti contenenti liquidi.

Questa versatilità consente di impiegarli per una molteplicità di funzioni: in cucina, come piano su cui si possono sistemare piatti e stoviglie, in bagno, come vano in cui riporre prodotti per l’igiene della casa e della persona, in salotto e nella zona giorno, per esporre oggetti, opere, articoli da collezione, all’interno di negozi e show-room, per esporre alla clientela prodotti e per arredare le vetrine.

Queste strutture espositive in plexiglass chiuse su 5 lati, possono sopportare un peso di 30 kg. I piani utilizzabili sono sia quello interno, sia la sommità del cubo, che si presta ad essere utilizzata come piano di appoggio, soprattutto se il cubo viene posizionato per terra o su banchi e ripiani.

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